Genjōkōan: i buddha comprendono l’illusione [gk6]

6. I buddha sono coloro che fanno della confusione un grande risveglio, gli esseri viventi (le persone del mondo) sono coloro che nel risveglio sono in gran confusione.

迷を大悟(だいご)するは諸仏なり、悟に大迷(だいめい)なるは衆生なり。
Mei wo daigo suru wa shōbutsu nari, go ni daimei naruwa shujō nari.

Shōbōghenzō Genjōkōan, di E. Dōgen, traduzione inedita dal giapponese e commento di Jiso Forzani, con testo giapponese originale e traslitterato con la pronuncia.

Nella comprensione del Sentiero contemplativo.
I buddha sono coloro che hanno ‘gli occhi per vedere’ e comprendere il mondo del divenire e dell’illusione; le persone del mondo credono di vedere ma non vedono.

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2 commenti su “Genjōkōan: i buddha comprendono l’illusione [gk6]”

  1. Ciò che contraddistingue colore che credono e aderiscono in modo irriflesso al divenire è la loro indisponibilità a cambiare punto di vista sul divenire stesso. Questo li rende oltre che confusi anche rabbiosi: hanno paura di perdere l’illusione su cui hanno edificato la loro esistenza.

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  2. I Budda utilizzano la confusione del mondo per allontanarsi da essa e così conoscere il risveglio.
    La persona qualunque, se gli capita di incontrare il risveglio, va in confusione perché non lo conosce.

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