Dono e gratuità nella Via della conoscenza 12

Una voce: Per voi donare a qualcuno significa dargli qualcosa che non è legato a meriti o a crediti acquisiti; il concetto che avete del dono è asimmetrico rispetto alla risposta possibile da parte dell’altro, cioè l’offerta non ipotizza il contraccambio. Quindi il dono è gratuito.

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L’amore è lieve senza la preoccupazione di renderlo grande [90A]

Pensateci, l’amore che volete donare non giunge mai all’altro così come lo offrite, e quindi non saprete mai in che modo esso incontrerà l’altro e mai scoprirete come quel dono d’amore verrà da lui percepito, anche quando l’altro vi racconta le proprie sensazioni, dato che neppure lui è in grado di capire come ciò che offrite si posi in lui, assumendo poi altra forma.

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Tutto ciò che accade è già completo in sé [86A]

Amore è azione. Un amore senza azione non è amore, perché nel relativo tutto è azione. L’amore nega i protagonismi, i brontolii, le pretese, la voglia di aggiungere qualcosa, quella di modificare per migliorare, quella di misurare e di paragonare.

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È l’offerta d’amore che si impone [85A]

L’uomo dona, è convinto di proporre sé in qualcosa che gli appartiene. Quando poi si apre a un percorso evolutivo, inizia a osservarsi nel momento in cui dà e si sforza di accettare quello che riesce a dare, senza pretendere troppo da sé, anche se spesso critica il dono che offre all’altro.

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La tipica forma di azione del dono [84A]

Quando vi si dice che è nel farsi dell’azione che si costituisce il dono, che è una tipologia d’azione formata dalle due azioni indissolubilmente legate assieme, in voi si forma l’immagine di due soggetti che cooperano, o che si contrastano, ma comunque per voi il risultato è sempre il costituirsi di un dono nato dal profilarsi, dal combinarsi o dall’inseguirsi di due diverse azioni.

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La gratuità è sempre presente e tutto plasma [83A]

[…] Siamo arrivati a stabilire che il dono è presente finché c’è l’azione e finché voi siete solo nell’azione, in cui incontrate l’azione da parte dell’altro; e il farsi dell’imprevedibilità delle due azioni costituisce il dono.

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