Consapevolezza e contemplazione del sentire presente

Il processo del divenire è sentito, non tanto creato/percepito: è sentito nella fase di aggregazione della materia indifferenziata, a quel livello, innanzitutto. È per questo che nella contemplazione del presente si avverte una assenza di tempo.

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Il presente immensità misteriosa [sentiero72]

Di fronte a quella vastità espressa dal e nel piccolo fatto che accade, dalla consapevolezza che tutto abbraccia, si presenta a me un limite di indagine: non sono adeguato, non ho gli strumenti, non ho lo sguardo sufficientemente profondo, non ho i sensi per indagare oltre un certo punto ciò che accade; questo mi induce a fermarmi e i passi che mi attendono, e che non posso percorrere, vengono avvolti nel mistero.

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Il prevalere del sentire sull’identità [sentiero14]

È possibile che un sentire ampio dia luogo a una identità allineata, armonica con quel sentire e a una vita priva di tensioni?
Si, ma non sempre e non necessariamente. Non dobbiamo confondere: una identità in linea con il sentire e non in balia di fantasmi particolari, può comunque trovarsi ad affrontare scene complesse e apportatrici di dolore.

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