La mente non è il male, è solo uno strumento: pura tecnologia, ed è quel che è; come tutte le tecnologie, dipende dall’uso che la coscienza ne fa.
ego/io
Identità e coscienza 1: chi si identifica, chi disconnette?
Molte sono le questioni che Samuele pone nel suo commento al post Breve riflessione sull’Io/identità, le tratterò in più post.
Risponderò tenendo conto, primariamente, di quanto da me compreso e solo secondariamente mi avvarrò di comprensioni altrui.
Educare l’Io e la mente al pensiero unitario
Continuo la riflessione iniziata nel post: La differenza tra il ringraziare e l’essere quel grazie.
Premessa: non possiamo educare la mente al pensiero unitario se il sentire non ha il gusto grado di comprensioni maturato.
L’educare è primariamente un facilitare l’emersione di ciò che già è contenuto nel sentire e, secondariamente, è un plasmare i veicoli, e l’identità che da essi risulta, affinché quell’emergere non solo non incontri una opposizione, ma sia veicolato da strumenti idonei a condurlo a piena manifestazione.
Se il sentire è maturo, allora l’opera può essere perseguita: