Cerco di approfondire qui quanto affermato in Collatio. Smarrito è chi non sa più leggere quanto gli accade e può essere travolto dai suoi moti interiori, o disorientato al punto tale da avere una percezione incerta dell’accadere.
identificazione
Partecipare alla vita senza identificazione [sentiero7]
È possibile una partecipazione alla vita, nelle mille situazioni, senza identificazione?
Se guardiamo la realtà dal punto di vista dell’identità tutto è esserci, protagonismo, definizione di sé, marcatura del confine con l’altro. L’identità afferma sé e il proprio diritto a esistere e a essere riconosciuta: esiste se è riconosciuta e se può manifestarsi in quanto tale.
Ogni piacere e ogni dolore diventano un soffio di vento [vdc23]
Le basi della Via della conoscenza. La mente silenziosa significa lasciare che le emozioni esplodano e poi lasciare che passino, fare l’esperienza del piacere e del dolore senza troppi veli e senza troppi attaccamenti, poiché l’attaccamento al piacere significa voler prolungare il piacere e l’attaccamento al dolore è voler far sì che quel dolore si allontani il più presto possibile, però in questa maniera voi lo prolungate.
Scindersi dal giudizio che sorge nella mente [vdc13]
Le basi della Via della conoscenza. Se tutti voi foste posti di fronte alla necessità di aiutare un morente o di lasciarlo morire lì, perché un’onda della Coscienza arriva e vi dice di lasciarlo morire, cosa farebbe ciascuno di voi, così come oggi si ritrova, e quindi adoperando ancora la vostra mente?
Mentre si svolge il dono, voi siete nei pensieri [79A]
Quindi è nel programmarlo che vi appropriate del dono e, nel mentre l’azione si svolge, sottolineate il vostro ‘io’ come agente e comparate quello che per voi è il ‘risultato’ con il progetto che avevate in testa.
Mai vivete l’altro come ciò che c’è in quel momento [V29]
Mentre state vivendo un fatto presente, già costruite su di esso delle ipotetiche conseguenze, e quindi lo vivete in base a ciò che non c’è. In quel momento siete collocati fisicamente nel presente, ma con l’attenzione rivolta al mondo mentale, intenti a costruire interpretazioni ‘possibili’ da sostituire a ciò che c’è.
L’importanza della consapevolezza e del non attaccamento [zq9]
Charlotte Joko Beck, ZEN QUOTIDIANO
[…] Ci sono psicoterapie che vogliono trasformare un sé infelice in un sé felice. Lo Zen, come forse altre discipline e psicoterapie, ci aiuta a passare dall’infelicità del sé al non sé, che è gioia.