Vi propongo per la meditazione e la contemplazione queste parole di Lc 12,32-48, senza commento alcuno perché, così chiare e nude, per persone della Via sono più che eloquenti e giungono al cuore della disposizione personale e del lavoro esistenziale di ogni giorno.
dedizione
Lo zazen, la presenza, la prontezza, la reattività nella Via del monaco [vdm11]
Il monaco è colui che risponde, non è colui che prende l’iniziativa, non almeno sulla questione più rilevante che lo coinvolge: il vivere l’adesso.
Qui non ci occupiamo di tutto l’ambito in cui è necessario prendere l’iniziativa, della vita pratica di tutti i giorni per evitare di rimanere senza pane, o senza carburante per l’auto.
Il mondo e la dedizione alla propria vocazione
Antonella, sorella nel cammino, pone la questione della differenza tra resa e rinuncia.
A questi temi vorrei legare quello della dedizione nella via spirituale, già trattato in Cosa chiedo ai miei fratelli e sorelle nel cammino.