[Via del monaco 3] Chiunque sia reduce da un lungo periodo di formazione è immerso in una bolla in cui l’immagine di sé si è strutturata in relazione alla formazione ricevuta.
Vale per qualsiasi formazione, in qualsivoglia ambito e non fa eccezione la formazione spirituale.
identità
L’attenzione continua sui limiti edifica e consolida l’identità [V16]
La vita è flusso effimero. E poiché voi uomini temete l’effimero, tentate di contenere quel flusso e di dargli un significato che possa adattarsi alle vostre strutture mentali, anche se quel flusso è inarrestabile, arriva e va.
Il desiderio di difendere e sostenere l’identità [V3]
Il desiderio di ogni uomo è di difendere e sostenere l’identità che ha costituito nel tempo e, quando gli avvenimenti gli impongono una qualche modifica o una parziale rinuncia alla globalità della propria identità, lui allora incomincia una trattativa con la vita.
Posa lo sguardo su ciò che c’è e che è sempre altro da te [P4]
Nel contro-processo della via della Conoscenza si crea un’abitudine a dubitare di qualunque percorso di trasformazione interiore, per smetterla di puntare lo sguardo su di voi e spostarlo su altro da voi – dal limite al non-limite – in cui appare un mondo che non parla più di voi, perché vi libera dalla prigione del vostro ‘io’.
La via della Conoscenza può solo creare un vuoto [P3]
Non guardate alla via della Conoscenza come a un ‘insegnamento’ che, mettendovi in crisi nei processi mentali e nel penalizzarvi nel vostro protagonismo, vi aiuta a fare dei ‘passi in più’ e a migliorarvi nel vostro percorso di trasformazione, perché allora non state capendo che la via della Conoscenza può solo creare un vuoto dentro di voi, che è la scomparsa della vostra identità.
Sull’origine dell’insoddisfazione
Dice Scifo nel post del Cerchio Ifior che uscirà il 23.3:
L’insoddisfazione dell’individuo incarnato – della consapevolezza dell’individuo incarnato, quanto meno – nasce proprio dal fatto che egli, il suo Io, vorrebbe essere in un certo modo e si accorge di non esserlo. Questa insoddisfazione cesserebbe nel momento in cui si rendesse conto che egli è ciò che è e non può essere altrimenti, non può voler essere ciò che non è capace di essere!
1- Il compito della via spirituale e quello dei percorsi formativi
Sommario
Questa riflessione è incentrata sulla possibilità che si presenta nella vita di una persona della via spirituale di superare le logiche del duale e del divenire, quando essa, per comprensione conseguita, a questo è pronta e alla via unitaria desidera dedicarsi.