Le basi della Via della conoscenza. Se la mente tace, come fanno le emozioni a pulsare più forte? E se un’emozione diventa più intensa, che cosa ingigantisce l’emozione? È il pensiero. E che cosa inibisce un’emozione? È ancora il pensiero.
Allora, se si toglie il pensiero, si toglie anche l’elemento che può inibire o che può amplificare l’emozione, e perciò l’emozione si presenta così come essa nasce, cioè come impulso.
E quindi un’emozione, quando viene alimentata dal pensiero, necessariamente si trasforma e segue l’onda del pensiero, cioè si colora del pensiero sottostante. Quindi perde l’originarietà della sua forza che può aumentare, ma in un’altra direzione, o può diminuire sotto la spinta di un pensiero inibente.
- Eremo dal silenzio, tutti i post dei siti
- Le basi del Sentiero contemplativo
- Un nuovo monachesimo per i senza religione del terzo millennio
- Libro: ‘Il Sentiero contemplativo a dorso di somaro’
- Libro: ‘Come la coscienza genera la realtà personale‘
Quindi l’emozione, quando la mente tace, si presenta così come nasce, sempre più priva degli elementi di mediazione, di esaltazione o d’inibizione posti dal pensiero.
Se così è, allora l’emozione diventa prototipo dell’azione e reazione, e in questo senso non porta sensi di colpa, perché è soltanto un’azione e una reazione, e non coltiva pensieri o non alimenta pensieri, ma è pura forza della natura o puro esercizio del corpo, cioè puro soggiacere del corpo al suo essere corpo.
In questo senso rappresenta la gioia del corpo, però anche il suo dolore nel caso in cui l’emozione si offra a voi come produttrice di sofferenza o di percezioni poco simpatiche. Naturalmente, finché perdura la mente, l’emozione avrà sempre pensieri, che però saranno sempre meno presenti nell’alimentare l’emozione, e perciò sempre più l’emozione tornerà al suo stato naturale che non è né positivo né negativo, ma è quello di essere un’emozione, quello di essere un sentimento, quello di essere un istinto, quello di essere una percezione, e cioè né bene né male, né positivo né negativo ma soltanto ciò che è.
Essendo il legame tra pensiero ed emozioni talmente usuale e stretto facciamo fatica a capire cosa sia un emozione in sé, ovvero “ciò-che-è”. Lo zz da questo punto di vista è possibilità fondamentale per comprendere il processo accogliere-vivere-abbandondare, senza attaccamento.
L’emozione è quel che è e grazie all’osservarla, al sentirla, al lasciarla essere che cresco nella consapevolezza.
L’emozione parla e dice dove sono.