J.Krishnamurti: “La sensazione senza il pensiero crea un intervallo – nella routine – che è meditazione. «Ora, la questione è se possa esserci un intervallo, uno spazio; avere cioè soltanto la sensazione senza lasciare che il pensiero intervenga a controllarla. Questo è il problema. Perché il pensiero crea l’immagine e si aggrappa a quella sensazione? E’ possibile guardare una camicia, toccarla, averne la sensazione e finirla lì, senza che il pensiero intervenga? Avete mai provato a farlo?” […] Fonte
La sensazione come il campo base a cui l’esploratore sempre e senza sosta ritorna. Se la consapevolezza è permeata di sensazione e se l’osservatore ha coltivato ripetutamente quella disposizione, alla fine rimane solo la sensazione e il pensiero è assente, o irrilevante.
krishnamurti
Il dolore non è diverso da colui che soffre dice J.Krishnamurti, ma è una tesi discutibile
Questo è il brano di Krishnamurti che Piero ci propone: Quando c’è il dolore non c’è l’amore. Come può esserci amore nel momento in cui soffrite e siete tutti presi dalla vostra sofferenza? … Che cos’è il dolore? È per caso autocompassione? Vi prego di domandarvelo. Non stiamo dicendo che lo è o che non … continua..
J.Krishnamurti, il rumore delle parole
Ascoltare è un’arte che non è facile acquisire, ma che porta con sé bellezza e comprensione profonda. Ascoltiamo dalle profondità del nostro essere, ma il nostro ascolto è sempre alterato da preconcetti o dai nostri particolari punti di vista. Non siamo capaci di ascoltare direttamente, con semplicità; in noi l’ascolto avviene sempre attraverso lo schermo … continua..
J.Krishnamurti, saper ascoltare (con commento)
Vi siete mai seduti in silenzio senza fermare l’attenzione su una cosa qualsiasi, senza fare il minimo sforzo per concentrarvi, con una mente davvero calma? Se lo fate, potete ascoltare i rumori lontani e quelli vicinissimi a voi: siete in contatto coi suoni. Allora state veramente ascoltando. La vostra mente non si limita a funzionare … continua..
Krishnamurti. La vita bussa alla nostra porta
Quando serriamo porte e finestre della nostra casa e ci chiudiamo dentro, ci sentiamo protetti, al sicuro, indisturbati. Ma la vita non è così, la vita bussa continuamente alla nostra porta, cercando di aprire le nostre finestre in modo che possiamo vedere di più.
Krishnamurti. Può mai esserci una giusta rabbia?
Può mai esserci una giusta rabbia? O c’è soltanto la rabbia?
Potete osservare la rabbia senza spiegazioni o giustificazioni?
Krishnamurti. L’intero spettro della violenza
La fonte della violenza è il “me”, l’ego, il sé, che si esprime in molti modi – nelle divisioni, nel cercare di diventare o di essere qualcuno – dividendosi in “me” e “non me”, in conscio e inconscio.
Un cambiamento radicale. Krishnamurti
Quando c’è una rivoluzione radicale nella natura stessa del pensiero, del sentire e dell’agire, allora ovviamene ci sarà un cambiamento nella struttura della società.
Giorni violenti
Ogni giorno ascoltiamo parole e concetti, vediamo atteggiamenti il cui tasso di violenza è insostenibile.
Il giovane Krishnamurti, P.Jayakar (5)
Brano tratto e liberamente tradotto dal testo Krishnamurti: A Biography, di Pupul Jayakar
Krishnamurti era un bambino debole e soffriva di angosciosi attacchi di malaria.
J.Krishnamurti. La consapevolezza, non il desiderio di migliorarsi, è all’origine del cambiamento
Colui che vuole migliorare se stesso non può mai essere consapevole, perché migliorarsi implica condanna e ricerca di un risultato. Mentre nella consapevolezza c’è osservazione senza condanna, senza negazione o accettazione.
J.Krishnamurti. Il mondo è una nostra proiezione
Che relazione c’è fra voi e l’infelicità, la confusione, dentro e attorno a voi?
Certamente questa confusione, questa infelicità