La funzione di un tumore, l’elezione di Trump

Assimilo la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane, alla notizia di un tumore che ci ha colpito e invaso di metastasi.
La vittoria di Hilary Clinton sarebbe stata assimilabile ad una malattia cronica grave priva di una sintomatologia eclatante e tale da indurci a provvedere sollecitamente.
Il ventre dell’America media è sul tavolo operatorio, esposto, nudo, puzzolente.
Evidentemente, non è Trump il tumore, ne è solo il simbolo.
Tutti coloro che si sono impoveriti negli ultimi decenni hanno trovato il loro campione e sperano che lui possa risolvere le loro sorti. Auguri!

continua..

Nessuno procede da solo: il “prendersi cura”

Pur essendo la realtà soggettiva, il film personale, la trasformazione del sentire avviene nella relazione con l’altro da sé. Quest’altro è la natura, l’ambiente nel quale si svolge la rappresentazione che chiamiamo vita; è il nostro partner, i nostri figli, i nostri genitori, il nostro collega di lavoro, il vicino di casa. Nessuno procede nel … continua..

Avremmo poche, elementari, esigenze

La prima: non vergognarci
Ci sono aspetti della realtà che poco si presentano ad interpretazioni. Il capo dello stato male rammenta la stagione del ’76, o forse la rammenta anche bene ma non riesce a vedere le differenze indiscutibili tra l’allora e l’oggi.

continua..

L’intelligenza dell’asino ed il tarlo

“A passeggio pesto una bottiglia di plastica e penso a quanto possa essere incivile una società. Comunque la supero e, lasciandomela alle spalle, mi sento come l’asino che tu hai descritto sabato al nostro incontro, così sono tornato, l’ho raccolta e sistemata nel cassonetto della plastica.

continua..