Genjōkōan: ogni cosa è a se stante e differente da ogni altra [gk1]

1. Nel momento in cui tutte le cose (dharma) sono cose autentiche (buddhadharma), allora c’è confusione e risveglio, c’è pratica (e studio), c’è nascita (vita), c’è morte, ci sono i buddha (risvegliati), ci sono gli esseri viventi (illusi).

Ogni cosa è a se stante e differente da ogni altra, tutte le cose sono reali nel loro essere quello che sono e dunque c’è la condizione di confusione rispetto a quello che realmente sono, e c’è la condizione di riconoscimento di essere quello che sono (perché anche la confusione è reale in quanto confusione e il risveglio è reale in quanto risveglio), c’è l’applicazione dedita nel mettere in pratica la via, c’è la realtà della vita, c’è la realtà della morte, ci sono le persone del risveglio che vivono la vita per quello che è e le cose per quello che sono, e le persone che chiamiamo ordinarie, che vivono facendosi trasportare dalle cose per quello che sembrano essere.    

諸法(しょぼう)の仏法(ぶっぽう)なる時節(じせつ)、すなはち迷悟(めいご)あり、修行(しゅぎょう)あり、生(しょう)あり、死(し)あり、諸仏(しょぶつ)あり、衆生(しゅじょう)あり。
Shōhō no buppō naru jisetsu, sunawachi meigo ari, shūgyō ari, shō ari, shi ari, shōbutsu ari, shujō ari.

Shōbōghenzō Genjōkōan, di E. Dōgen, traduzione inedita dal giapponese e commento di Jiso Forzani, con testo giapponese originale e traslitterato con la pronuncia.

Nella comprensione del Sentiero contemplativo.
Ciò che viene trattato qui è la condizione propria del divenire dove ci sono gli opposti, dove c’è nascita e morte, illusione e illuminazione, persone della via e persone ordinarie.

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4 commenti su “Genjōkōan: ogni cosa è a se stante e differente da ogni altra [gk1]”

  1. Ogni cosa ha il suo posto nel Reale, tutto è necessario e nulla va escluso come non meritevole di essere.

    Quando abbiamo compreso questo il nostro sguardo si fa ampio equanime, compassionevole.

    Non esiste basso, né alto e ognuno vive la vita che gli spetta secondo la propria natura.

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  2. Il commento di Natascia ha suscitato una risata!
    Credo che nonostante un diverso uso delle parole, il testo parli di quello che da anni si discute nel Sentiero:mondo, Via, Essere, divenire..

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    • Non semplice il testo perché afferma e nega.
      Tutte le cose sono una distinta dall’altra ed ogni cosa è reale, vale a dire è ciò che è.
      Tuttavia nel guardarle può sorgere confusione nel riconoscerle come sono, o possono essere riconosciute per quello che sono.
      Questo concetto che sembra chiaro in effetti è oscuro da interpretare.

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