Mi diceva una sorella, giorni fa: io mi immergo nelle questioni del mondo che divengono tutta la mia esistenza e ogni tanto riemergo con una inquietudine, ed è quella inquietudine che mi riconnette alla Via.
Un nuovo monachesimo
L’unificazione spirituale prassi quotidiana
La vita spirituale della nostra comunità è alimentata: dalla pratica mattutina dello zazen, dalle letture, dal confronto quotidiano che avviene attraverso lo strumento delle chat di Telegram; dagli incontri mensili di Via del monaco; dagli intensivi trimestrali.
A MONASTICISM FOR THOSE WITH NO RELIGION WITHIN THE THIRD MILLENNIUM
It is called the great heart, the heart that is like the great mountain, like the great ocean, the heart that is not one-sided, not partisan. If he carries a ‘ryō’ in his hand, he does not consider it light; if he lifts a ‘kin’, he does not think it heavy.
La comunità monastica diffusa e la comunione virtuale
In una comunità monastica residenziale i suoi membri sono in costante relazione: essi praticano, lavorano, discutono, mangiano assieme tutti i giorni di tutto l’anno, di ogni anno.
Ma una comunità monastica diffusa come lo è quella del Sentiero contemplativo, come vive?
Illuminazione, intuizione, comprensione, mente
La posizione della Scuola settentrionale è quella di eliminare le impurità della mente per mezzo della pratica, quindi con un processo graduale che richiede un certo tempo.
La fede o l’esperienza della natura autentica?
La conseguenza logica è che la liberazione non è lo sradicamento delle impurità mentale […] ma la fede nel fatto che si è illuminati fin dall’inizio, ovvero l’insight della propria vera natura.
Radicarsi alla Sorgente non discriminando
“Qual è la mia relazione con la Sorgente? Come mi radico in essa? Dal post ‘7 domande per ogni giorno della vita‘. Questa è la prima delle sette domande, vorrei ora aggiungere una sfumatura fondata sull’esperienza di questi anni.
La “Via del monaco” e la comunità monastica diffusa
Il monaco è colui/ei che nella propria solitudine esistenziale realizza l’unificazione interiore.
La solitudine esistenziale deriva dall’essere l’unico artefice delle comprensioni conseguite, comprensioni che si conseguono grazie alla relazione con l’altro da sé nelle esperienze, ma che non possono essere condotte da altri che da sé.
L’accoglienza interrogante, la relazione maestro discepolo
Le parole dette ieri da Roberto in “Via del Monaco” mi sono parse davvero fondamentali sotto diversi aspetti. Ho ripreso, tagliato e riportato qui un parte di quelle parole, evidenziando in grassetto alcuni nodi essenziali sui quali “sostare”, riflettere e interiorizzare.