Colui che non è, il meditante, è colui che sta e, scendendo nel processo, è lo stare.
Lo stare non sa che farsene del meditante, non esiste alcun meditante, esiste lo stare.
Non esiste più alcun processo, solo lo stare, abbandono senza condizione.
Meditazione
La vita come meditazione.
Sostanza della meditazione: 6- perdersi, tornare [sentiero78]
Quando la pratica della meditazione è divenuta costume di vita, l’immersione è profonda, il palombaro sembra non tornare più in superficie.
Sostanza della meditazione: 5- scoprire l’essenziale [sentiero77]
5.1- Lo stare apre sull’esperienza dello spazio. C’è spazio tra un’onda e l’altra, tra un’immagine e l’altra, tra un pensiero e l’altro, tra un vedersi e l’altro.
Sostanza della meditazione: 4- lasciarsi attraversare [sentiero76]
Tutto ciò che giunge va lasciato alla vita: tutto attraversa, tutto illumina, tutto transita e nulla viene coltivato e trattenuto. La meditazione non è il momento della riflessione, dell’indagine, dell’analisi: è solo stare, vedere, prendere atto.
Sostanza della meditazione: 2- lasciare [sentiero74]
Che cosa sta accadendo? Cosa c’è nel pensiero, cosa nell’emozione, cosa nell’azione, cosa nell’intenzione?
Sostanza della meditazione: 3- accogliere l’accadere [sentiero75]
Ciò che adesso accade è l’unica cosa che esiste; ciò che sorge mi può piacere o no ma è la vita che sta accadendo, è il fatto determinante e non ho altra scelta che accoglierlo.
Genjōkōan: la legna che arde non diviene cenere [gk18]
18. Così è, però non è da vedere la cenere come dopo, la legna da ardere come prima.
Va saputo che la legna da ardere nella sua condizione reale di legna da ardere, è prima è dopo.
C’è prima e dopo, però, prima e dopo sono nettamente separati. La cenere è nel suo luogo proprio di cenere, è prima è dopo.
Genjōkōan: nel divenire tutto è processo [gk17]
17. La legna da ardere diviene cenere, e non accade che di nuovo torni a essere legna da ardere.