Il Cristo secondo il Cerchio Firenze 77/29: beati quelli che credono

“Beati quelli che credono senza toccare con mano” è detto, e infatti beati sono quelli che riescono a superare una passione senza dover sperimentare direttamente.

Però non si dice: dannati voi siete se non credete ciecamente. Credere è vedere.
Che cosa vuol dire, allora, credere ciecamente? Vuol dire essere dei fanatici. Se vi sono delle cose a voi incomprensibili data la loro elevatezza, i Maestri vi dicono: un giorno comprenderete, il che è ben diverso dal: credi ciecamente! Sarebbe come dire a un cieco: tu devi vedere la luce perché io la vedo. Kempis, maggio 1954

Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo

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2 commenti su “Il Cristo secondo il Cerchio Firenze 77/29: beati quelli che credono”

  1. Senza toccare con mano non significa credere ciecamente.
    Significa apprendere per esperienza indiretta, come suggerisce Kempis.
    Credere non è solo vedere, a mio avviso, è accettare che una cosa è così come il compreso suggerisce.
    Quando non c’è comprensione sufficiente il credere può diventare fanatismo.

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