Abbandonare ogni avversione

Sorgono naturali nella mente e nell’emozione moti di adesione e di avversione: come sorgono li lasciamo andare.

Più il sentire si amplia, meno questi moti bussano, ma ciò nonostante, in situazioni che provocano le menti, essi si affacciano per degli attimi e parlano di residui di comprensione da affinare.

Non coltiviamo avversione, non coltiviamo adesione: la Realtà narra se stessa e non ci chiede di essere d’accordo o di dissentire.
Questo nella dimensione dell’Essere.

Nella dimensione del divenire, sempre discerniamo e sappiamo dire i nostri sì e i nostri no.


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7 commenti su “Abbandonare ogni avversione”

  1. Conosco l’avversione la contrapposizione, l’opposizione che si fanno gesto e parola quando la mente prende il sopravvento.
    Lasciarli andare è una decisione, frutto di una volontà, dopo averne sperimentato l’insensatezza. Allora tutto torna a fluire e si sperimenta la leggerezza.

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  2. L’avversione o l’adesione ancora sorgono. A volte durano un po’ di più, a volte appena sorti scompaiono.
    Direi che più che adesione, è un riflesso condizionato da vecchi meccanismi.
    Appena ci pongo l’attenzione, scemano.

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  3. A questo livello, cio’ che caratterizza la dimensione del divenire, e’ proprio il discernimento.

    Non c’e’ coloritura ma scelta consequenziale. Ed e’ cosi che procediamo nel cammino per la giusta via

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  4. Ho sperimentato pochi giorni fa cosa significhi affinare una comprensione : un moto emozionale sorto facendomi ritenere di essere punto e a capo, poi pian piano svanito lasciando il posto all accoglienza dell altro.

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