La madre di tutte le illusioni si nutre del pane della successione, del divenire in sequenza dei fatti.
È a questo livello che va focalizzata ogni energia e consapevolezza: smettere di alimentare il pensiero conseguenziale e separativo: prima, adesso, dopo.
Un passo è solo un passo, un gesto solo un gesto, una parola solo una parola, un pensiero solo un pensiero: sorgono e scompaiono.
E quando dobbiamo progettare qualcosa, ogni step della progettazione sorge e scompare. Quando dobbiamo percorrere un sentiero, sappiamo qual è la meta ma non ci illudiamo di possederla, ogni passo basta a se stesso.
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La madre di tutte le illusioni. Non è mai abbastanza per me, riflettere su quanto hai scritto, perché vedo come sono immersa nell’illusione che descrivi.
Ciò che produce il divenire è la necessità di “senso” che un bisogno delle identità. Dare senso significa legare fatto a fatto, creando una catena, una continuità. Sono le identità/io che necessitano di un senso perché su di esso costituiscono il loro dominio effimero. Questo non è un giudizio, ma un presa d’atto, uno stato di cose. Più comprendiamo e disarticoliamo questo meccanismo, togliendogli energia e forza, più sorge l’autentica natura del Reale.