La frustrazione per l’amore non veicolato

L’esperienza dell’amore
quando si innerva nei veicoli
preme per esprimersi,
trabocca,
ma non sempre trova un oggetto
in cui versarsi.

Rimane allora potenza
che irradia l’essere
in cui accade,
fino a provocare una tensione,
e anche una sottile frustrazione.

Forza impellente
che va gestita,
consapevolezza
che se quell’amore che scuote
non può giungere ad alcuno visibilmente,
consapevolmente,
certamente ha i suoi percorsi
per irradiarsi,
sicuramente giunge là dove deve
foss’anche l’universo in quanto tale.

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8 commenti su “La frustrazione per l’amore non veicolato”

  1. Quel che comprendo è che non ci è dato di sapere come l’Amore venga irradiato e da chi verrà accolto.
    Coltivare la fiducia, a volte messa alla prova, che ciò accada indipendentemente dalla nostra volontà.

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  2. Non parlo del processo che descrivi perchè non c’è quel tipo di esperienza ma in generale direi che, a volte, capita di soffermarsi più su quella che definisci “sottile frustrazione” e leggerla come qualcosa di negativo, o stonato, piuttosto che cogliere la meraviglia dell’insieme.
    Certa che la mente prima o poi si strutturerà al sentire!

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  3. Certamente la forza d’amore che irradia fortemente da chi ne è ricolmo, troverà modo di travasarsi fosse pure l’universo, come tu dici. altrimenti l’ energia ristagnante. non sarebbe tollerata dai corpi inferiori.

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  4. L’esperienza dell’Amore è l’esperienza della potenza creatrice originale. È forza che è nella necessità di creare forme e mondi. Genera per sovrabbondanza: quando il vaso è colmo deve tornare vuoto.

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