Quello che non abbiamo compreso

Vivere è un gesto corale.
Le mille forme esprimono l’Uno, gli conferiscono forma nel divenire: il centro di questa rappresentazione non va individuato in ciascuna delle mille forme, ma nella loro genesi.

Siamo identificati nella singola forma e non sentiamo l’origine di tutte le forme: questo è il nostro problema.

Sento le mille forme cantare il nome dell’Uno e sento l’Uno come unica realtà Reale.
Ogni essere, di qualunque natura, canta a suo modo e noi possiamo avvertire il suo canto fuso nel canto alto d’insieme.

La vita del singolo non esiste senza la vita d’insieme, e non c’è canto corale che non dichiari la natura dell’Uno, la sua Essenza: ma non l’abbiamo ancora compreso.

Il canale Telegram di Eremo dal silenzio
Per rimanere aggiornati su:
Il Sentiero contemplativoCerchio Ifior


Print Friendly, PDF & Email

6 commenti su “Quello che non abbiamo compreso”

  1. Coltivare l’idea che tutto è Uno, permette di creare la condizione perché questo prima o poi venga compreso.
    Legare quel pensiero, ora più astratto ad una esperienza precisa.

    Rispondi
  2. Ogni essere, di qualunque natura, canta a suo modo e noi possiamo avvertire il suo canto fuso nel canto alto d’insieme…..
    Anche se per alcuni momenti mi sento
    vicina, posso solo intuire l’ armonia.

    Rispondi
  3. Se non ben comprese le logiche del divenire e la natura dell’essere, si può correre il rischio di parlare in astratto e solo di assoluti. Grazie.

    Rispondi
  4. Mi avvicino a ciò che viene espresso attraverso l’intuizione, l’esperienza piena non sostiene ancora.
    È però questo sufficiente a riconoscere la Via e perseverare la dove il magnete trascina.

    Rispondi

Lascia un commento