Dimenticarsi di sé

Quando esci dalla stazione di Cadorna, salendo le scale sulla sinistra c’è una rientranza dalla quale viene un intenso odore di orina.
Quel’odore è la chiave: parla di vita, di attese, di giocattoli in vendita, di precarietà.
Parla della vita, non del pensiero sulla vita dentro cui sei prigioniero. Alza gli occhi su quelle persone, spendi 5€, stringi una mano, guarda qualcuno negli occhi, chiedigli come sta.
Fermati e appoggia gli occhi.
Scordati di te, nella tua mente non incontrerai mai il determinante.

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1 commento su “Dimenticarsi di sé”

  1. Eh si caro roberto, proprio oggi dopo aver parlato con te…
    Esco dolorante col corpo… incontro una donna davanti una chiesa
    alzo lo sguardo mi vuole vendere dei fiori, non prendo i fiori le pongo
    nella mano dei soldi, ci sorridiamo.
    vita che parla come appunto dici,
    senza identificazione.
    gratitudine sorge.

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