Ridere e piangere

Se il coniglio si fermasse a chiedersi perché l’aquila che sta volteggiando sopra di lui lo spaventa, la sua vita sarebbe lunga come un battito d’ali.
Se l’uomo si fermasse a chiedersi perché sta piangendo o sta ridendo, fermerebbe le sue lacrime o interromperebbe la propria risata e avrebbe perso l’occasione per ridere o piangere fino in fondo.
La struttura dell’esistenza dà al coniglio  la paura per arrivare a non essere più un coniglio e all’uomo il pianto o il riso per arrivare alla fine del suo essere uomo.
Per questo motivo, coniglio, devi vivere la tua paura.
Per questo motivo, uomo, devi ridere o piangere.
Cerchio Ifior, L’Uno e i molti, volume ottavo.

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