Fonti: Il cammino religioso, Bendowa, Stella del mattino. Tollini, Pratica e illuminazione nello Shobogenzo, Mediterranee.
Approfondimenti
I fotogrammi, di cui parla il Cerchio Firenze, sono reali o simbolici? [CF77-Fr17]
Da: Il libro di François, Cerchio Firenze 77. Quella dei fotogrammi è una verità «vera». Certamente non esiste il fotogramma cosi come ve Io stiamo dicendo e dipingendo.
Dogen, Busshō: commento (4) di Jiso Forzani a Bussho 2 [busshō2.4]
Ciò non vuol dire che qualunque cosa, nella condizione in cui è, sia l’essere, per cui tutto va sempre bene così*. Questo è il gran dubbio che viene ogni qual volta il discorso religioso arriva a questo punto. Se l’essere è il tutto che è, se non c’è nulla fuori dal sé, tutto è già a posto, lasciamoci andare all’impulso del momento.
Come avviene uno sdoppiamento (due corpi) [CF77-Fr16]
Da: Il libro di François, Cerchio Firenze 77. Come il corpo fisico di uno stesso individuo, che può vivere una variante, possa essere rappresentato in più situazioni contemporaneamente.
Dogen, Busshō: commento (3) di Jiso Forzani a Bussho 2 [busshō2.3]
Gli interventi successivi del curatore non intendono commentare o integrare quanto affermato da J.F.: sono inserti che sorgono dai temi proposti ed esprimono la visione e la tensione che attraversa il curatore e, immagino, ogni monaco del Sentiero. Se le parole di Jiso sono il suono della campana, le nostre sono il suo riverbero in noi: una situazione contemplativa, dunque.
Le varianti e la libertà supposta [CF77-Fr15]
Da: Il libro di François, Cerchio Firenze 77. Voi potete pensare che, a un certo punto, l’uomo dica: «Forse potrei seguire questa storia anziché quella», cioè che il solo fatto di pensare a due o più possibilità di scegliere crei di per sé la variante. Non è cosi.
Dōgen, Busshō: commento (2) di Jiso Forzani a Busshō 2 [busshō2.2]
Dire essere è dire la parola che dice ciò che le parole non possono dire: siccome non definisce, cioè non dice nel modo in cui le parole di solito servono a dire, esprime l’indicibile.