Cerchio Firenze 77, Il libro di Francois, Edizione Mediterranee, pp. 221-222
Come può I ‘essere umano, così limitato, dare vita a un ambiente tanto perfetto come quello della natura, con tutte le sue leggi? E cosa indaga la scienza se questo ambiente, in sé, non esiste?
Approfondimenti
La comunicazione nell’apparenza e un accenno alle varianti [realtà6]
Cerchio Firenze 77, Il libro di Francois, Edizione Mediterranee, pp. 219-220
Ma allora, quando parliamo tra noi o ci guardiamo, comunichiamo in qualche modo l’uno con l’altro, oppure ognuno si rappresenta I’altro?
Coloro che hanno analogo sentire creano lo stesso mondo [realtà5]
Cerchio Firenze 77, Il libro di Francois, Edizione Mediterranee, pp. 217-219.
Coloro che hanno analogo sentire creano lo stesso mondo. Per esempio, coloro che hanno un tipo di sentire che va dal grado A al grado N sono legati nella loro espressione a certe limitazioni*, che li conducono ad avere come finestre di comunicazione dei sensi (nel piano fisico i 5 sensi).
I sensi e la mente creano la realtà [realtà4]
Esempio della sedia – La sedia su cui sedete è una realtà ben concreta; tuttavia così vi appare in virtù del fatto che il vostro corpo è costituito di analoga materia, e che la limitazione della vostra vista vi impedisce di vedere la materia nella sua realtà.
Esiste qualcosa di oggettivo nel mondo della percezione? [realtà3]
Cerchio Firenze 77, Il libro di Francois, Edizione Mediterranee, pp. 213-214.
Questo «qualcosa di oggettivo», come tu lo chiami, corrisponde al «soggettivo universale» di Kant, ovvero ai «comuni denominatori delle varie soggettività», come dicono i maestri.
ln che modo il sentire crea i mondi della percezione [realtà2]
Cerchio Firenze 77, Il libro di Francois, Edizione Mediterranee, pp. 209-213
Nell’enunciazione del loro insegnamento, in un primo momento, i maestri hanno fatto l’esempio dei fotogrammi, mediante il quale si diceva che tutto esiste già in uno stato di eterno presente e di infinita presenza, mentre sono gli esseri che, nei piani della percezione, percepiscono in successione questo eterno presente.
Come avviene la creazione da parte del sentire [realtà1]
Cerchio Firenze 77, Il libro di Francois, Edizione Mediterranee, pp. 207-209.
Il tuo essere e il tuo mondo si identificano, e questa è la realtà più giusta, pur non essendo ancora la realtà vera.
L’accoglienza interrogante, la relazione maestro discepolo
Le parole dette ieri da Roberto in “Via del Monaco” mi sono parse davvero fondamentali sotto diversi aspetti. Ho ripreso, tagliato e riportato qui un parte di quelle parole, evidenziando in grassetto alcuni nodi essenziali sui quali “sostare”, riflettere e interiorizzare.
Percezione simultanea, natura della mente, disconnessione
Mettiamo a disposizione di chi ci segue questa raccolta di materiale frutto di alcune discussioni in una chat interna del Sentiero. Il Pdf per la stampa.
La realtà non è una che Diviene, ma una che È. L’essere umano consapevole e risvegliato comprende la simultaneità di Essere e Divenire e ne vive il paradosso. In ‘superficie’ vediamo il Divenire, in ‘profondità’ sentiamo l’Essere.