Nella buca delle lettere
un fringuello dormiva
con il capo coperto dall’ala.
A passi lenti
Enni ed io siamo tornati
il silenzio era assoluto.
Questa è la nostra vita qui, all’Eremo dal silenzio: noi sappiamo che per tanti le giornate e le ore non sono facili, mai la consapevolezza di questo ci viene meno.
Il nostro modesto contributo al cambiamento della realtà è vivere secondo ritmi, valori, disposizioni interiori non condizionate dai bisogni del proprio piccolo e limitato orizzonte.
Ora che l’alba è già chiara e prende forma questo primo giorno del nuovo anno, mentre ci prepariamo al lavoro del mattino, un sentimento di vicinanza, un inchino profondo al cammino di ognuno è ciò che possiamo donare.
L’immagine è tratta da: http://alessiodileo.blogspot.it/2009_12_01_archive.html
La disposizione interiore alla prossimità
che si incontra all’eremo
resa possibile dal superamento
dei condizionamenti identitari,
non può non raggiungere come una carezza.
Assaggio dell’Uno che non è altrove.
Grazie.
queste parole sono balsamo per tutte le anime sensibili ..
e incoraggiano a restare aperti e fare altrettanto ..
grazie, perché tracciate una via ..