Dal sonno mi estrae
Il pungolo dell’incompreso
Mi sento stretta e impaurita
Subito la mente si appropria della scena
E cozza contro il limite
Respiro, sento i piedi e le mani
Il crepitio dell’energia vitale
Intuisco la vastità che non colgo
Una dolcezza mi attraversa
Mi affido al giorno nuovo
Si dischiudono i minuti
Srotolo il tappetino
Ripeto i gesti
…la prima luce del mattino mi srotola,
ho fiducia che quel mare di vastità mi muoverà quanto necessario, anche oggi, così, mi abbandono e sono felice, felice di questo lasciare che sia.
Grazie Francesca, stamane al risveglio qualcosa di piccolo ed intimo mi ha portato a te ed agli altri compagni di viaggio. Con te, ripeto i gesti
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