Sintesi dei sette raggi 6: il terzo raggio, l’attività intelligente

Di Roberto Assaggioli. Il Terzo Raggio, chiamato Raggio dell’Attività Intelligente, forma con i due precedenti – il Raggio della Volontà e il Raggio dell’Amore Saggezza – La Triade dei Raggi Maggiori.

[…] Il Terzo Raggio rappresenta la Vita Divina manifestata nella Natura, in ogni forma, in ogni essere. La qualità specifica di questo Raggio è l’Intelligenza meravigliosa insita in ogni particella di materia, in ogni atomo, in ogni organismo. È la Vita del Terzo Logos, del Brahma degli Indiani, che tutto pervade, che tutto vivifica, evolve, trasforma. È il potere di scelta, di discriminazione, che opera già nella materia cosiddetta inorganica, e che si rivela a noi più palesemente nelle finissime reazioni, nelle sorprendenti e complesse coordinazioni della materia vivente della psiche cellulare e organica.

[Perché ci occupiamo dei sette raggi? Il Sentiero è una via contemplativa, non esoterica, tantomeno a prevalenza cognitiva. A noi sembra che i sette raggi non siano altro che gli archetipi permanenti di cui parla il Cerchio Ifior, dall’insegnamento del quale abbiamo attinto per dare forma al nostro paradigma.
Alcune conoscenze esoteriche sono per noi un modo per interpretare il reale, ma la nostra via è profondamente unitaria, focalizzata sul sentire e tesa a cogliere e a vivere l’Essenza del Reale attraverso la contemplazione.]

Si può dire che tra le funzioni della Materia vivente quella che particolarmente dimostra la qualità del Terzo Raggio è la funzione nutritiva e assimilativa che si compie mediante una mirabile capacità di selezione. Ogni pianta, ad esempio, sa scegliere con sicurezza tra tutte le sostanze del terreno quelle, e solo quelle, che servono al suo accrescimento e alla sua conservazione.

In senso più ampio e generale il Terzo Raggio sviluppa la facoltà di risposta e di adattamento della materia e delle forme allo Spirito, del corpo all’Anima. È ciò che sta alla base della manifestazione dei pianeti e di tutti gli esseri che li abitano, e ciò che rende possibile l’evoluzione stessa. Quindi, mentre, in un certo senso, essa rappresenta il polo della materia, ha una funzione altissima e necessaria. È il punto di appoggio per l’azione dello Spirito, è ciò che rende possibile l’attuazione del glorioso Piano Divino.

Il capolavoro del Terzo Raggio nella materia è il corpo umano. Un corpo sano costituisce una unità meravigliosa nella quale le cellule sono tutte differenziate, ma raggruppate in organi e in sistemi di organi (apparato respiratorio, circolatorio, digerente, ecc.) che funzionano in perfetta armonia, sotto la direzione dei centri nervosi. Nel campo delle emozioni, invece, tale ordine non esiste ancora: vi è spesso conflitto, caos, tumulto. La mente, poi, è ancora in via di sviluppo nell’umanità, ed è spesso sotto il dominio degli istinti e delle emozioni.

La definizione “l’uomo è un animale ragionevole”, dovrebbe venire sostituita da quella, meno ottimistica, ma più realistica “l’uomo è qualche volta un animale ragionevole”. Secondo gli insegnamenti ai quali attingiamo, l’attuale funzionamento spontaneo, intelligente e armonico del corpo umano è frutto di una lunga e faticosa conquista.

Nell’epoca Lemurica (corrispondente alla Terza Grande Razza) i vari organi del corpo dovevano venir fatti funzionare per mezzo di un intervento attivo della volontà e dell’intelligenza dell’uomo, e perciò la sua coscienza era concentrata sulla vita fisica, che richiedeva un’attenzione continua.
Attualmente invece la coscienza dell’uomo funziona prevalentemente nella sfera emotiva. La sua attività interiore e la sua attenzione sono prevalentemente rivolte a portare, con la volontà e con la ragione, ordine, armonia e pace nella sfera delle sue agitate e contrastanti passioni, dei suoi diversi e mutevoli sentimenti.

Ma vi è già una minoranza di uomini più evoluti, le cui passioni sono trasmutate e dominate, i cui sentimenti sono armonici, e che sono quindi liberi di mantenere abitualmente il “fuoco” della loro coscienza concentrata nel livello mentale, di rivolgere a lungo la loro attenzione ad attività intellettuali.
Inoltre possiamo prevedere che in un lontano avvenire gli uomini arriveranno a un tale grado di sviluppo e di elevazione che anche le loro menti, allenate e disciplinate, opereranno in modo facile, spontaneo, senza il continuo controllo della volontà cosciente.

Allora l’uomo sarà divenuto veramente padrone dei suoi tre aspetti, la Personalità sarà coordinata e costituirà lo strumento obbediente dell’Entità Spirituale che la abita, e l’uomo sarà realmente un’Anima cosciente, incarnata e vivrà nel vero mondo Spirituale: il Regno di Dio (il Quinto Regno) sarà allora “venuto” sulla terra.

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