Donami il pane duro

Tu che sei la mente che ho in uso,
il cuore che pulsa e scalda l’esperienza,
gli occhi che vedono,
le gambe che camminano,
la consapevolezza che scandaglia e discerne,
fammi dono ogni giorno del pane duro
affinché sia necessario il gesto del masticarlo,
del ruminarlo,
del lasciarlo trasformare dal tempo.
È nel tempo, in ogni attimo del processo dello scorrere,
che Tu sei, ti sveli come Ciò-che-è.
Vivere altro non è che contemplare la Tua presenza
in ogni fatto che sorge e scompare e che,
nel mentre accade, è Te nella forma possibile nel tempo.

 

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11 commenti su “Donami il pane duro”

  1. E’ quando ci viene dato il pane duro che la nostra fiducia tentenna.
    Dunque, che ci venga dato un po’ di pane duro, giorno per giorno, per imparare a masticarlo e non soccombere di fronte alla masticazione.

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  2. Vivere atro non è che contemplare la Tua presenza in ogni fatto che sorge e scompare e che nel mente accade e’ Te nella forma possibile del tempo. Questa frase rispecchia le comprensioni . Vorrei ricordarla nei momenti di protesta.

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