La tua vita avrà un senso quando..

La tua vita avrà un senso, figlio mio, quando riuscirai a tendere un filo continuo che collegherà la tua coscienza e la tua vita.
La tua vita avrà un senso, figlio mio, quando non subirai quello che stai vivendo ma quando esso ti servirà come stimolo per cercare di comprendere quello che veramente vuoi.
La tua vita avrà un senso, figlio mio, quando riuscirai a trasformare la sofferenza in una fonte di comprensione e, quindi, di felicità.
La tua vita avrà un senso, figlio  mio, quando proverai rispetto anche verso chi non sa rispettarti.

continua..

Il sale della terra è la conoscenza di sé

Matteo 5,13: Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini. (Traduzione Nuova riveduta)

“Siete il sale della terra”, per come le cose si sono messe alla fine del cammino terreno del Maestro e nel corso di questo, quando l’ottusità dei discepoli si mostrava nella sua evidenza, non sembra che il sale fosse di grande qualità.
Perché allora questa espressione?
È naturale tutte le volte che si incontra qualcuno che rivolge lo sguardo all’interiore, alla conoscenza di sé: non è la qualità della persona il sale, ma il volgere lo sguardo,

continua..

La preghiera interiore

La preghiera interiore appartiene ad ogni persona che indaga l’intimo di sé e vede scorrere le scene del proprio essere e vivere illuminandole con la consapevolezza del sentire.
E’ dunque una relazione tra il vissuto e il sentire, dove quest’ultimo rende visibile ciò che la mente non vede.
Inevitabilmente scorrono le scene e, altrettanto inevitabilmente il limite affiora, testimone della non comprensione che lo genera: il dolore per quello che si è e si conduce a manifestazione, si lega alla compassione di sé e all’accoglienza di quello che ci è dato di essere.

continua..

Abbiamo bisogno di tempo per comprendere

I giorni altro non sono che il calendario delle possibilità di comprendere: non un’ora, non un giorno che non portino una possibilità di profondità, di discesa nel ventre del vivere e dell’accadere.
Comprendere è il frutto della discesa nelle viscere di ciò che viene.
Il comprendere inizia con lo sperimentare attraverso i sensi; prosegue con il capire cognitivamente ciò che la situazione porta; si veste, quando si è pronti, di consapevolezza e di presenza; mette in evidenza il limite del non compreso ed infine, nel tempo ed attraverso ripetuti tentativi, struttura una tessera di sentire, una comprensione che va ad assommarsi a tutte le comprensioni già acquisite e amplia il grado di sentire complessivo.

continua..