Nel contro-processo della via della Conoscenza si crea un’abitudine a dubitare di qualunque percorso di trasformazione interiore, per smetterla di puntare lo sguardo su di voi e spostarlo su altro da voi – dal limite al non-limite – in cui appare un mondo che non parla più di voi, perché vi libera dalla prigione del vostro ‘io’.
identità
La via della Conoscenza può solo creare un vuoto [P3]
Non guardate alla via della Conoscenza come a un ‘insegnamento’ che, mettendovi in crisi nei processi mentali e nel penalizzarvi nel vostro protagonismo, vi aiuta a fare dei ‘passi in più’ e a migliorarvi nel vostro percorso di trasformazione, perché allora non state capendo che la via della Conoscenza può solo creare un vuoto dentro di voi, che è la scomparsa della vostra identità.
Sull’origine dell’insoddisfazione
Dice Scifo nel post del Cerchio Ifior che uscirà il 23.3:
L’insoddisfazione dell’individuo incarnato – della consapevolezza dell’individuo incarnato, quanto meno – nasce proprio dal fatto che egli, il suo Io, vorrebbe essere in un certo modo e si accorge di non esserlo. Questa insoddisfazione cesserebbe nel momento in cui si rendesse conto che egli è ciò che è e non può essere altrimenti, non può voler essere ciò che non è capace di essere!
1- Il compito della via spirituale e quello dei percorsi formativi
Sommario
Questa riflessione è incentrata sulla possibilità che si presenta nella vita di una persona della via spirituale di superare le logiche del duale e del divenire, quando essa, per comprensione conseguita, a questo è pronta e alla via unitaria desidera dedicarsi.