Non convincere, ma creare le condizioni per sperimentare

Marco 1,17 Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”.
18 Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 19 E disse loro: “Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini”. 20 Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. 21 Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. 22 Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

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Ricevere senza dare

Passeggiando con Mia, osservavo i campi seminati di fresco: grandi estensioni di terra con rade siepi; le colline sembrano schiene nude.
In termini di prodotto, non di guadagno, certo, un agricoltore riceve molto dal terreno che coltiva: da parte sua, cosa dà a quel terreno?
Un po’ di azoto, fosforo e potassio di origine chimica e niente sostanza organica; l’acqua viene dal cielo.
Possiamo dire che l’agricoltore non tratta bene la sua terra, sebbene questa la ricambi generosamente: non la nutre con dedizione, come si nutre un essere vivente, la nutre per ricavarne un profitto e quindi non si preoccupa di alimentare la terra, ma il seme, l’unica cosa che a lui interessa.

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La mente può essere più indietro del sentire

A volte nella mente possono affiorare contenuti che ci disorientano, aspetti che non dovrebbero essere lì perché, evidentemente, non sono che cascami, residui del grande scorrere dei dati tra esperienza e coscienza.
Il corpo mentale, come il corpo astrale, stanno nel mezzo tra coscienza ed azione/esperienza: attraverso essi transita il flusso di dati che proviene dalla coscienza e che è da essi decodificato e reso disponibile al corpo immediatamente sottostante, come transita il flusso di dati di ritorno dall’esperienza che sale verso la coscienza ed anche in questo caso passa attraverso il sistema delle decodifiche.

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Il sogno di un amore diffuso

Ciò che oggi prende forma e si realizza, è sempre stato lì.
Il bambino, il ragazzo,il giovane questo intuivano, a questo aspiravano, questo sentivano fosse il loro orizzonte, pur senza possedere una limpidezza di sguardo.
Quest’uomo, il cui calendario ha perduto molti fogli, vede e sente con chiarezza, comprende nella carne che il sogno è divenuto realtà diffusa che lo attraversa e percorre e costituisce ogni aspetto dell’essere e dell’esistere.

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