Senza strada

Non c’è più strada.
Non ti è mai appartenuta
la strada delle religioni
per cui, a volte, provi
una specie di orrore.
Altre strade
su cui ti sei affacciato,
sono state opportunita’,
ancora ti inchini,
ma sono altro.
Non hai strada,
né la indichi.
Non c’è direzione.

L’unica realtà

Ti è evidente
l’unica realta’
che accade proprio ora.
Quella parola,
quel volto che osservi,
quella piccola complicita’,
quei passi,
quelle ombre.
Non c’è altro.

Equilibrio interiore

C’è la possibilitàdi un equilibrio interiore,
di un ordine che sorge
da mille piccoli gesti,
non tanto da coerenze
quanto da consapevolezza di sé.

Ogni giorno

Ogni giorno un tentativo.
Ti sembra che si ripeta sempre la stessa scena, ma non è vero.
La scena è simile ma ogni volta acquisisci nuovi dati.
Una lunga raccolta di dati:
un mosaico di piccole comprensioni.
Poi, un giono, quella scena non compare più.
Ogni piccola comprensione si è intessuta ad un’altra
ed hanno dato luogo ad un tessuto che, per quell’aspetto,
sul quel fronte di te, è compiuto.
Non ha molta importanza
che un altro fronte si apra
con un nuovo tessuto da tessere,
nuova trama, nuovo ordito.
Non ha molta importanza,
è il lavoro di ogni giorno.