Abbiamo già visto come sia non governabile anche il mondo interno all’uomo. Voi potete far rientrare le azioni dentro uno schema d’ordine o dentro lo scadenzario che costruite, però i pensieri e le emozioni mostrano la loro non governabilità.
ciclo [scomparire]
L’imprevedibilità dell’apparire e scomparire dei fatti [scomparire11]
Una voce: Nell’affrontare lo scomparire dell’agente, serve ora precisare che il pensiero, che è l’atto di pensare, è azione. E ora iniziamo a interrogarci su chi è quel qualcuno agente, prima che inizi il processo dello scomparire. Chi è costui che scompare?
Il principio di causa-effetto crea connessioni per l’identità [scomparire10]
Abbiamo visto, fin qui, che lo scomparire dell’agente passa attraverso il venire meno del meccanismo del connettere. Ora affrontiamo la terza connessione da voi operata. La prima è con le mete, la seconda è con il passato, la terza è con l’introduzione del principio di causa ed effetto nella via interiore.
Non siete affatto armonici, ma una non-unità [scomparire9]
Nel cammino interiore, la prima connessione operata è quella con la meta o con l’obiettivo, ed è lì che trovate un senso all’impegnarvi; voi connettete i contenuti dei pensieri, le emozioni che provate e il modo di operare rispetto alla meta.
La costruzione dell’immagine armoniosa di sé [scomparire8]
Torniamo a parlare dei vari aspetti che vi compongono, che sono disarticolati in modo naturale. Anche se in qualche momento vi sembrano articolati, e dopo poco ritornano a essere disarticolati. E questo si ripete, si ripete e si ripete.
La connessione crea e rafforza l’identità [scomparire7]
Un partecipante: Il processo di connessione?
Una voce: Il processo è connettere automaticamente ciò che è disconnesso. La base su cui ragioni è sempre la connessione; caso mai ti dici: “Sono poco connessa” – che per te significa che sei poco armonica e poco coerente – “Penso una cosa, provo un’emozione diversa e intanto sto facendo qualcosa che non c’entra nulla. Ora mi riposiziono”.
La disconnessione che viviamo senza riconoscerla [scomparire6]
La connessione, nella via interiore, assume per voi il significato di ricerca di una meta di armonia e di coerenza, mentre la disconnessione vi parla di un cosiddetto pericoloso disarticolare: se un pensiero va da una parte, l’emozione da un’altra e l’azione da un’altra ancora, non potete più parlare di armonia e di coerenza fra le vostre componenti, vale a dire di un “io agente” unitario, La disconnessione per voi è disarmonia.
Lo scomparire di aspetti dell’agente globale [scomparire5]
Lo scomparire dell’agente implica che parte di sé la si perda lungo il processo; si perde l’attaccamento come espressione di una parte di sé o di se stessi in una determinata situazione. È da lì che si incomincia a scomparire.
L’agente globale e l’agente concreto [scomparire4]
Ora parliamo del processo dello scomparire dell’agente. Ma chi è l’agente?
Un partecipante: È quello che connette tutte le azioni che fa.