Occhi nuovi

Occhi nuovi
aperti sull’evidente.
Sono lì,
si può assecondare
quel moto ad aprirli.
Sono già lì,
si può fare.

Zucche

Una zucca vuota
risuona se la batti.

Tutto ti colpisce

E’ come se non potessi più legarti al particolare:
lo osservi, lo comprendi
e poi lo sguardo si sposta altrove.
Tutto ti colpisce
ma tu non trattieni niente,
ogni immagine scorre,
ogni vita.
Fotogrammi di un film,
scorrono senza lasciare traccia.
Non c’è indifferenza,
ogni incontro è avvolto
di tenerezza.

L’ambiente parla di noi

“E ricordate che, comunque sia, anche se voi poteste non essere disponibili, l’ambiente esterno è sempre e comunque disponibile, non soltanto ma è lì, fatto su misura per voi, affinchè voi possiate comprendere; quindi, se non volete guardare dentro di voi, se proprio vi legate e vi tappate gli occhi per non guardare voi stessi, basta che guardiate all’esterno di voi stessi e, comunque sia, ciò che vedete vi parlerà di voi e, in un modo diverso di cui voi magari non vi rendete conto, entrerà dentro di voi e vi aiuterà a risolvere il problema.”
(Cerchio Ifior, decimo volume de: L’Uno e i molti” pag. 94)