L’indagine che conduce alla radice del reale e la gratuità

Quando, nel 1993, mi sono ritirato dal lavoro e ho iniziato questa esperienza nell’Eremo dal silenzio, provenivo da una solida formazione zen e quella mi sarebbe potuta bastare. Ma non è nella mia natura smettere di indagare la radice delle cose.
Avvertivo, allora, la necessità di comprendere come pregassero i cristiani, come vivessero la loro vita interiore: per me che venivo dal profondo silenzio dello zazen, il fiume di parole e di canti dei cristiani mi frastornava e mi interpellava.

continua..

Consapevolezza di sé, ascolto profondo, uso della volontà di cambiamento

Per cambiare bisogna sempre tendere al gradino superiore del proprio sentire, e per raggiungere questo gradino occorrono piccole violenze al proprio sentire.
Riporto questa frase del Cerchio Ifior perché ben risponde all’argomento sostenuto da molti che affermano di non poter cambiare perché quello è il loro sentire.
Persone che hanno comportamenti e intenzioni ritenute da altri discutibili, che in sé soffrono un disagio esistenziale della cui natura non sanno chiaramente capacitarsi, che si vedono e avvertono anche che potrebbero cambiare sebbene senza sapere chiara la direzione, e che infine si siedono sull’affermazione che quello permette loro il sentire che hanno conseguito, e dunque lì stanno.

continua..

Lo sguardo egocentrico e il processo per superarlo

Egocentrismo In psicanalisi, atteggiamento di chi tende a porre sé stesso al centro di ogni evento, per cui la propria percezione delle cose e i propri giudizi assumono un valore pressoché assoluto, rendendo difficile l’accettazione del punto di vista degli altri e quindi la comunicazione sociale. Fonte: Enciclopedia Treccani on line

Lo sguardo egocentrico ammorba anche le persone delle via interiore che, spesso, nel loro procedere in una certa solitudine ed introversione, coltivano anche quella disposizione non certo facilitante il cammino.

continua..