Un partecipante: Questo agente parte da un concetto: “Io ci sono” continuando a costruirlo.
Una voce: Bisogna capire perché qualcuno ha bisogno di dire: “Io ci sono” e costruire il suo essere psichico basandosi sul fatto che lui c’è “in quella data maniera”.
Via della conoscenza
L’umano ha il non-ordine in sé e fuori di sé [scomparire12]
Abbiamo già visto come sia non governabile anche il mondo interno all’uomo. Voi potete far rientrare le azioni dentro uno schema d’ordine o dentro lo scadenzario che costruite, però i pensieri e le emozioni mostrano la loro non governabilità.
La privazione di sé che conduce al Divino [vdc47]
Le basi della Via della conoscenza. Voi pensate ancora al Divino come a chi tutti riassume o come Colui in cui perdersi o come Colui in cui non c’è distinzione, ma è solo perché ancora non riuscite a rovesciare la prospettiva e dire che gli altri sono il Divino, indipendentemente da come sono, da cosa diventano, da quanto sono maturati o da quanto sono evoluti.
L’imprevedibilità dell’apparire e scomparire dei fatti [scomparire11]
Una voce: Nell’affrontare lo scomparire dell’agente, serve ora precisare che il pensiero, che è l’atto di pensare, è azione. E ora iniziamo a interrogarci su chi è quel qualcuno agente, prima che inizi il processo dello scomparire. Chi è costui che scompare?