Una voce: Fin dall’inizio l’uomo viene abituato a osservare se stesso e il mondo in base a come lo hanno formato sia l’educazione della famiglia, sia i dettami religiosi, sia il tipo di società in cui vive. Un bambino, esplorando il mondo, scopre la “sua diversità” rispetto a esso perché inizia a fare i conti con l’alterità.
Via della conoscenza
Difendersi e promuoversi: la costruzione dell’identità [scomparire20]
[…] Il primo binario sul quale si muove l’azione dell’uomo è quello di difendersi. Nel difendervi vi dite: “Bisogna che mi protegga perché il mondo circostante mi mette in difficoltà nella costruzione di una identità che sia solida, poi nei miei programmi di azione, nei miei progetti e nelle mie scommesse che sovente devono fare i conti con resistenze o con ostacoli esterni a me”.
Nel quotidiano, non sapere più cosa sia importante [vdc51]
Le basi della Via della conoscenza. Il quotidiano è per voi soltanto ciò che la vostra mente separa in attività importanti e non importanti, in attività necessarie e in attività realizzanti, stabilendo ciò che è prioritario o secondario, realizzante o penalizzante.
Il deserto è l’esperienza concreta della disconnessione [scomparire19]
[…] Si è parlato in passato del grande ‘boh!’ che è un’esperienza presente nel processo dello scomparire. Quel ‘boh!’ resta l’unica risposta che a un certo punto si riesce a dare alla domanda, propria o altrui, sul perché del proprio “io”, o sul perché continuare a stare nella via della Conoscenza.