Di seguito due brani di Scifo, Cerchio Ifior, relativi alla disposizione interiore nel lavoro del ‘Conosci te stesso’ e delle considerazioni mie sui paralleli con la disposizione meditativa.
Meditazione
La vita come meditazione.
Tutto è funzione, il vivere come il morire [Antai-ji21]
Infine, ho scritto una poesia, “Lasciare Antai-ji”. Non so se si possa davvero chiamare una poesia, comunque eccola:
Non c’è chi incarna da solo tutto lo spirito della via [Antai-ji20]
Kōshō Uchiyama rōshi. Discorso d’addio ad Antai-ji.
Questo luogo che chiamiamo monastero, è come la terra per il contadino. Al giorno d’oggi, a dire il vero, non ci sono discepoli in quasi nessun tempio. Solo ad Antai-ji se ne radunano molti.
La differenza fra vivere da svegli e da intontiti [Antai-ji19]
Kōshō Uchiyama rōshi. Discorso d’addio ad Antai-ji.
A proposito, devo dire che osservando uno per uno i miei discepoli, mi rendo conto che sono tutti più risoluti di me, davvero. Non si può dire fino a che punto io fossi debole e inaffidabile quando, divenuto monaco, all’inizio sono andato al tempio Daichū-ji.