Lo spazio neutro, lo zero [sentiero58]

“Nella nostra banalità”, hai detto a un certo punto; sì, nella nostra banale irrilevanza è la chiave per incontrare sé, l’altro e una possibilità di libertà.
L’irrilevante può scorgere l’essere. Lo spazio dell’esistere è lo spazio dello zero.

continua..

Non è un problema se sono un essere limitato [sentiero57]

Che cosa accade quando noi siamo, finalmente, consapevoli del nostro limite e lo accogliamo senza più protestare? Accade che ci “de-tendiamo”. Ti è mai capitato di entrare in una chiesa, una sala di meditazione, un monastero e di avere la chiara consapevolezza di essere entrata in un’altra dimensione di sentire?

continua..

Quella limitazione che parla dell’essere [sentiero56]

Non c’è accoglienza senza che si entri in un processo che ridefinisca chi accoglie: a noi sembra che sia l’identità ad accogliere; certo, è così, ma quell’io che accoglie è sentire in atto e in costante mutamento, quello che chiamiamo io è un noi, un insieme, il volto di un insieme, e quindi ciò che mostra è la risultante del processo che vive tutto l’insieme.

continua..