Sacro è ogni accadere

Quando questa consapevolezza ci pervade, il nostro peregrinare umano è terminato.
L’esperienza della sacralità è l’evidenza dell’unità che si fa sensazione, emozione, cognizione, sentire simultanei.
Una e indivisibile è la Realtà e mai due è divenuta.
Non c’è esperienza possibile della sacralità nell’identificazione con i fatti del divenire: l’Essere è la casa del sacro e lì anche la polvere sui mobili testimonia l’unità di ciò che è.

continua..

Il desiderio di libertà interiore

Se non avessimo un sano e radicato desiderio di libertà interiore, cosa ci sospingerebbe avanti, ci indurrebbe a ricercare, a metterci in discussione e a voler andare oltre noi stessi?
Molte possono essere le ragioni per desiderare la libertà interiore, qui ne indagherò una sola, l’ultima: la comprensione che fino a quando permane l’ingombro della propria egoità, la libertà è sempre condizionata.
L’immagine di sé e l’identificazione con essa, non si spazza via come le foglie dal marciapiede, è un processo fondato sulla conoscenza, sulla consapevolezza, sulla comprensione.

continua..

La contemplazione non ha soggetto, nè oggetto

Non puoi dire di stare contemplando.
Né puoi dire cosa stai contemplando.
Quando accade l’atto contemplativo c’è solo la realtà, che è percepita, ma non frammentata, dunque viene colto un frammento che testimonia la totalità del Reale.
Se stai pelando le patate, accade che c’è quello: le patate, il pelare, le bucce spalancano la comprensione dell’infinito, totale ed unitario essere.

continua..

Oltre il vedere, la realtà sentita

Normalmente l’umano non vede che un film prodotto, sceneggiato, diretto, fruito a suo uso e consumo.
Trascorre la grande parte delle sue innumerevoli vite all’interno del set, nella cittadella delle produzioni cinematografiche, tra attori e attrici, costumisti, scenografi, truccatrici confliggendo, spesso e volentieri, con il regista, con lo sceneggiatore e, naturalmente, con se stesso.
Non sa di vivere in un teatro di posa, gli stanno bene quello e quella ignoranza. Non di rado è pieno di sé.

continua..