“Deve mettere in circolazione lo spirito del risveglio, trasformando [gli ingredienti] in ottemperanza alle circostanze, affinché i membri della comunità possano ricevere [nutrimento] fruendone in serenità”
tenzo kyokun
Tenzo Kyokun: riveriti monaci dello spirito del risveglio [1A]
1. Nei luoghi dove si mette in pratica la Via di Buddha[5] dall’origine in poi[6] ci sono sei sovraintendenti, [7] che sono al contempo figli di Buddha[8] e insieme compiono l’opera di Buddha.[9] Un incarico fra questi è quello del tenzo, che si occupa della preparazione dei pasti[10] della comunità.
Tenzo Kyokun 1, di Eihei Doghen, traduzione inedita J. Forzani (con note)
1. Nei luoghi dove si mette in pratica la Via di Buddha1 dall’origine in poi2 ci sono sei sovraintendenti,3 che sono al contempo figli di Buddha4 e insieme compiono l’opera di Buddha.5 Un incarico fra questi è quello del tenzo, che si occupa della preparazione dei pasti6 della comunità.7 Nel Chanyuan qinggui [jap. Zennen shingi]8 è detto “Per il servizio9 alla comunità c’è il tenzo”. Fin dall’antichità quest’occupazione è stata appannaggio di riveriti monaci dello spirito del risveglio,10 uomini eccellenti di mente ridesta.11 Insomma si tratta della pratica non occasionale e senza commistioni della Via.12 Se manca lo spirito del risveglio, invano ci si affatica in patimenti, il beneficio finale non c’è.
Tenzo Kyokun: l’istruzione del cuoco zen, di Eihei Doghen [1]
Iniziamo la pubblicazione del Tenzo Kyokun, le istruzioni di Eihei Doghen – fondatore dello Zen di scuola Soto – al cuoco del monastero. In questo primo post riportiamo l’introduzione all’opera di Dogen di uno dei curatori e traduttori del volume “La cucina scuola della via, EDB, 1998“, Jiso Forzani.