Ti posso essere utile?

Tutta l’esperienza interiore,
tutta la meraviglia e la pienezza
e il senso e la pregnanza,
non hanno alcuna rilevanza.
Il rilevante è:
ti posso essere utile?

Conoscenza di sé, meditazione, contemplazione

E’ il testo di riferimento indispensabile se vuoi introdurti nella via spirituale dall’angolo visuale da noi proposto. In esso trovi una prima parte dedicata alle dinamiche della mente e al come affrancarsi dal suo condizionamento; una parte centrale dove si tratta dell’altro da sé e dell’esperienza degli affetti; una terza parte, molto vasta, dedicata ad una analisi dettagliata dell’esperienza della meditazione, della contemplazione, dell’abbandono, della compassione. Prima di ordinarlo (eremo@contemplazione.it) leggi la pagina Al lettore.
Il libro in formato pdf

Autori: R.Olivieri con G.Cavalieri

Al lettore
Prefazione
Introduzione: L’inspiro che prepara l’espiro
Capitolo 1: La crisi, il dolore
Capitolo 2: L’identificazione col dolore
Capitolo 3: Imparare a dubitare
Capitolo 4: La disconnessione dal recitato mentale
Capitolo 5: Aggiungere e togliere
Capitolo 6: Il deserto
Capitolo 7: La solitudine
Capitolo 8: La caduta della morale
Capitolo 9: L’altro da sé
Capitolo 10: Il buon amico
Capitolo 11: L’esperienza degli affetti
Capitolo 12: Chi opera il cambiamento
Capitolo 13: Natura dell’atto meditativo
Capitolo 14: L’esperienza della contemplazione
Capitolo 15: La routine del quotidiano
Capitolo 16: Tutto sorge e tutto scompare: l’impermanenza
Capitolo 17: Lo sguardo del contemplante
Capitolo 18: La pregnanza di ogni singola esperienza
Capitolo 19: Il sorgere dell’esperienza della compassione

Formato: 14,8 x 21 cm.
Pagine: 307

Contemplare è smettere di cercare

Quante parole! Le parole parlano di noi, le persone che incontriamo parlano di noi,
le notizie al telegiornale parlano di noi:
se abbiamo orecchie per ascoltare e strumenti concettuali per interpretare, ci possiamo accorgere
che tutta la realtà parla di noi, ci descrive, ci smaschera, ci mette in scacco.
Se abbiamo bisogno di essere messi in scacco, va bene.
Ma se cominciamo ad essere stanchi di questo essere sempre nel mezzo, in un fiume incessante di parole, immagini, azioni;
se cominciamo ad avere il dubbio che forse la realtà non parla sempre di noi, forse parla solo di se stessa,
allora ci siamo!
Forse non siamo così importanti, forse sorge in noi il senso di una irrilevanza,
di essere un qualcosa di poco conto, senza che questo ci susciti angoscia.
Possiamo cominciare ad ascoltare?
Che cosa? Semplicemente ciò che accade.
E che cosa accade? La vita!
Ed è importante la vita? Terribilmente!
E noi siamo importanti? Per niente!
Ed è importante la vita? Per niente!
Guarda la luce come danza sulle foglie di quell’albero!