La via intima
Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese
Vi propongo per la meditazione e la contemplazione queste parole di Lc 12,32-48, senza commento alcuno perché, così chiare e nude, per persone della Via sono più che eloquenti e giungono al cuore della disposizione personale e del lavoro esistenziale di ogni giorno.
Perché perseveri nella Via?
Cos’altro potrei?
La Via e la vita non si possono disgiungere, persevero nella Via come persevero nel vivere: puoi impedire al cuore di battere, ai polmoni di respirare? Puoi soffocare l’impulso vitale che a ogni attimo ti genera? La Via è questo, la vita è questo. Non ho scelta, né sono interessato a scegliere.
L’Amore di ogni giorno, un inno
Ci sono giorni in cui l’Amore
ti porta come un vento impetuoso
una foglia,
e ci sono giorni in cui l’Amore
è una brezza leggera.
I primi lasciano sempre
il passo ai secondi,
altrimenti la tua vita
ne sarebbe squassata.
Domande, dubbi, ricerca: la stagione della fine
Per un lungo tratto di strada le cose stanno come dice Leonardo in questo post, poi qualcosa di nuovo accade: su questo desidero riflettere.
La domesticazione dell’ignoranza e la chiamata interiore
Ho rivisto Nell dopo molti anni e, come la prima volta, mi ha profondamente colpito.
Il perché è semplice, parla del tentativo di domesticare la condizione originaria.
La gran parte di noi vogliono essere domesticati, vogliono lavorare nel circo, indossare i lustrini e bere l’aperitivo.
Le gioie del contemplativo
Conosco alcune gioie, due in particolare:
– quella di vivere la pienezza del presente, una pienezza incontenibile che esplode in flash prolungati;
– quella di morire a ciò che si è affinché sia solo il Reale: anch’essa si manifesta come flash prolungati.
La frustrazione per l’amore non veicolato
L’esperienza dell’amore
quando si innerva nei veicoli
preme per esprimersi,
trabocca,
ma non sempre trova un oggetto
in cui versarsi.