Contemplare il paradigma: ogni fase è un sentire 8

Vorrei spingere la vostra attenzione al «sentire» dell’Uno-Assoluto perché, meditando sull’Eterno Presente, è facile cadere nell’errore di questo «tutto esistere in un attimo», «in cui tutto v’è», e dimenticare il «sentire».

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L’intenzione e l’ambiente mentale che crea 5

Nei post precedenti abbiamo visto come l’intenzione crea l’ambiente fisico e l’ambiente astrale: per essere coerenti con la realtà avremmo dovuto trattare quei due argomenti per ultimi, perché gli ultimi sono a crearsi nella sequenza logica, ma li abbiamo esposti per primi per facilitare un approccio concreto al tema ed evitare di partire da un argomento nebuloso come l’intenzione a livello akasico.

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Contemplazione quotidiana 5

57. Sentire dall’interno delle situazioni è una peculiarità del sentire. La percezione avviene tra due entità separate, il sentire supera ogni separazione e sente nella fusione. Se questo sentire dall’interno affluisse alla consapevolezza dell’incarnato non credo sarebbe sopportabile, questa è la ragione per cui sono limitate le situazioni in cui sentiamo senza separazione alcuna.

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Il percorso dell’intenzione, un intermezzo 4

Ho scritto nel post precedente dell’intenzione che plasma il corpo e l’ambiente astrale: ho l’impressione di non essere stato esaustivo ma non insisterò ancora. Un’influenza che mi accompagna da una settimana mi offusca un po’ la consapevolezza e ci sarà modo e tempo per completare.

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Consapevolezza e contemplazione del sentire presente

Il processo del divenire è sentito, non tanto creato/percepito: è sentito nella fase di aggregazione della materia indifferenziata, a quel livello, innanzitutto. È per questo che nella contemplazione del presente si avverte una assenza di tempo.

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