Prendo lo spunto da questo post di fratel Paolo apparso sul sito del Monastero di Bose.
Scritto ricco di spunti a partire dai versetti di Giovanni che f. Paolo va a commentare, ed è da Gv. che vorrei iniziare.
Coscienza unitaria
L’esperienza della coscienza unitaria dell’essere e dell’esistere.
L’intenzione, il fondersi dei sentire, il tendere inesorabile all’Unità 2
Fino a quando il corpo akasico non è strutturato, la consapevolezza del sentire per evolvere nella sua auto consapevolezza ha necessità di rappresentarsi sui tre piani transitori: mentale, astrale, fisico. Grazie a quella triplice e simultanea proiezione, il sentire sente se stesso, diviene auto consapevole e avviene l’illusorio passaggio da un grado di consapevolezza a un altro.
L’intenzione e la costruzione dell’ambiente fisico esistenziale 1
Prenderò in considerazione solo quattro dei sette corpi di cui l’umano è costituito: l’akasico, che è un corpo permanente, e i tre transitori, il mentale, l’astrale, il fisico.
Per giungere infine nel deserto, da straniero
Dove conduce la via della realizzazione e dell’unità? In un giardino fiorito come cantato da mille tradizioni? O in un deserto? La seconda, nella esperienza del Sentiero contemplativo.
Il quadro unitario di Essere e divenire
Nell’infografica una sintesi dell’intera visione del Sentiero e la possibilità di “incastrare” tessere quali Natura Autentica, Illuminazione, Eterno Presente, Ciò-che-È oltre a un’istantanea su Essere e divenire.
Non sforzatevi di amare, è una fesseria: liberate Amore
I versetti evangelici relativi sono nella mente di tutti, inutile riportarli, ma più importante dei versetti è il programma costitutivo di ogni sentire, la radice di ogni esistenza che testimonia la non alterità dell’altro e l’unione inscindibile di tutte le creature: uno è l’Assoluto e uno è ciò che da esso prende illusoria forma.
Essere unità
Non perseguire l’unità per realizzarla, esserla.
Il perseguirla per realizzarla, per poterla sentire e infine esserla, è un moto naturale, tutto nel divenire conduce a quel fine, ogni legge del cosmo, ogni fatto ed esperienza.
La continuità nella consapevolezza unitaria
Il processo di unificazione richiede una continuità, una ritmicità serrata della consapevolezza unitaria. Non è possibile una consapevolezza unitaria permanente, pertanto c’è un perderla e un ritrovarla, ma il ritmo deve essere serrato.