Diario da un eremo

20 aprile 2025

Il pensare-provare-agire è conseguente al sentire: un sentire ampio e strutturato può essere approssimativo nel pensare-provare-agire? Dubito.

È il sentire che genera la realtà, ogni realtà su ogni piano e attraverso ogni corpo: può accadere che i corpi transitori non riescano a decodificare adeguatamente il sentire conseguito e questo crea una certa velatura, ma un sentire unitario genererà comunque un pensiero, un’emozione, un affetto, un’azione unitari.

Col tempo genererà anche un paradigma interpretativo del reale adeguato, non infantile come i tanti che si incontrano; genererà affettività ed emotività evoluta affrancata dalla sfera più istintuale; produrrà azioni che lo rispecchino contenendo l’inevitabile influenza del carattere.

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Catia Belacchi

Sta già avvenendo che molti si misurano, ormai, con l’impulso cristico interiore.
E questa necessità aprirà spazi di comprensioni diversi da quelli dettati dalle religioni e assumerà i connotati che tu hai elencato.

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