Diario da un’eremo

21 aprile 2025

È finita la stagione delle religioni, delle vie collettive?
Il Cristo/Coscienza Cosmica non tornerà più come manifestazione esteriore ma come impulso interiore, questo afferma la conoscenza esoterica: significa che ciascuno, nel proprio intimo, si relazionerà con quell’impulso, con quel sentire, così come il sentire conseguito gli permetterà di farlo.

Certo, coloro che risuoneranno in questo ambito di sentire potranno unirsi e sostenersi a vicenda, ma saremo ben lontani dall’esperienza delle religioni e delle loro pedagogie e didattiche: dall’intimo di ciascuno sorgerà l’impulso del sentire che guiderà e orienterà il quotidiano e le relazioni.

Dall’intimo sorgerà un’etica perché sarà l’intimo che vibrerà per gli archetipi permanenti e per quelli transitori che sentirà. Non assisteremo più a masse orientate da gerarchie istituzionalizzate, assisteremo invece alla formazione di piccoli gruppi di scopo caratterizzati da note operativo-pratiche-funzionali, oppure psicologiche, oppure esistenziali, o più prettamente spirituali.

Il monachesimo da noi prefigurato corrisponderà a coloro che sentiranno la nota spirituale come prevalente, altri frequenteranno situazioni caratterizzate da note psicologiche – gruppi di ricerca psico-esistenziali – altri ancora coabiteranno, ad esempio, mossi dalla necessità di condividere.

Avremo la centralità dei sentire individuali e non delle Vie, dei percorsi, delle organizzazioni.
Questa stagione in cui sembra che vi sia una atomizzazione, in realtà prepara quanto vado descrivendo: gli individui vivranno maggiormente nella solitudine e la socialità sarà uno dei tanti momenti, non più quello prevalente.

Questa centralità del sentire individuale condurrà a considerare il lavoro come funzionale e non tanto come realizzativo; la vita di coppia sarà ugualmente funzionale ai processi esistenziali – come lo è sempre stata – ma non avrà più le rigidità che ha conosciuto nel passato.

Gli individui ameranno la propria riservatezza e il proprio spazio, tuteleranno i propri ritmi che dovranno permettere lo sviluppo della necessaria consapevolezza interiore.
Assisteremo allo sviluppo di vite più interiormente orientate e meno condizionate dalle ritualità sociali e dagli archetipi transitori.

Lo sviluppo tecnologico attuale nell’ambito delle comunicazioni non fa altro – seppure con molti eccessi – che anticipare una tendenza e una necessità. Domani, con maggiore equilibrio, la tecnologia sarà pienamente funzionale ai processi delle coscienze.

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