Perché noi abbiamo bisogno di parlare dell’Eterno Presente? Forse – lo dico senza offesa di alcuno – per la vostra mentalità e la necessità di esservi utili in questo nostro insegnamento non v’era nessun bisogno di parlare dell’Eterno Presente.
Insieme post contemplazione dal 2025
Contemplare il paradigma: tutto è nell’Assoluto 3
PARTE III. Tutto è nell’Assoluto. Un quadro, prima ancora che sulla tela, esiste molto spesso nella mente dell’artista, del pittore. Eppure il pittore lo immagina in funzione di ciò che può realizzarsi, e immagina un quadro con ciò che ha a disposizione.
Contemplare il paradigma: divenire ed Essere, inscindibili 2
PARTE II. Parliamo di Assoluto e di relativo. L’uno contiene l’altro, l’altro è emanazione dell’uno. Ciò che è nell’Assoluto e che non sia Assoluto – giacché l’Assoluto è Lui solo, ed È Colui che È – è relativo; ma ciò che non è Assoluto non può essere che diverso da Lui, in altre parole non possono esservi due Assoluti.
Contemplare il paradigma: il teatro del divenire 1
Contemplare il paradigma dell’insegnamento filosofico del Cerchio Firenze 77 e del Cerchio Ifior: comprendere la trama profonda delle vite e del Cosmo e sentirla dall’interno, esserla. Oltre il concetto essere la realtà.
Un concetto può essere contemplato al pari di un fatto e di un oggetto, di una situazione: cosa significa contemplato? Significa sentito, nella sostanza: dalla contemplazione del concetto si accede al sentire che lo genera.
Contemplazione quotidiana 5
57. Sentire dall’interno delle situazioni è una peculiarità del sentire. La percezione avviene tra due entità separate, il sentire supera ogni separazione e sente nella fusione. Se questo sentire dall’interno affluisse alla consapevolezza dell’incarnato non credo sarebbe sopportabile, questa è la ragione per cui sono limitate le situazioni in cui sentiamo senza separazione alcuna.
Il percorso dell’intenzione, un intermezzo 4
Ho scritto nel post precedente dell’intenzione che plasma il corpo e l’ambiente astrale: ho l’impressione di non essere stato esaustivo ma non insisterò ancora. Un’influenza che mi accompagna da una settimana mi offusca un po’ la consapevolezza e ci sarà modo e tempo per completare.
Contemplazione quotidiana 4
56. Ci sono persone naturalmente sintonizzate sul “noi” e questa naturalezza la si riscontra non solo nell’apertura e nella disponibilità, ma la si avverte come intima e profonda disposizione: costoro sentono in termini di “noi”, dove l’interesse personale è parte di questo “noi”, parte spesso sacrificata per garantire l’insieme. Queste persone sono oltre la morsa “io”/”noi”, non c’è questo dualismo in loro perché il loro confine è labile.
Contemplazione quotidiana 3
46. L’Amore/Compassione genera la legge del karma come strumento cardine per il governo del divenire: l’umano sperimenta ogni giorno quanto abbia bisogno di compassione e quanto di responsabilità personale delle cause che muove. Se avesse solo compassione, mai sarebbe di fronte alle scelte che compie e alle responsabilità che implicano; se non sperimentasse la compassione, non diverrebbe consapevole della perfezione che origina ogn scena.
Contemplazione quotidiana 2
35. Nessuno è quello che mostra né quello che crede di essere: lo sguardo contemplativo, la focalizzazione sul sentire ci portano a comprendere l’illusorietà di ogni manifestazione.