Intelligenza
della realtà,
comprensione
e compassione,
essere che implode
nel non essere.
Movimento
senza tempo,
un lampo.
uma
Ricette
Siamo disposti
a studiare per anni
argomenti astrusi e spesso inutili
ma se dobbiamo affrontare
con sistematicità il percorso
della conoscenza di noi stessi
tentenniamo non poco:
troppo difficile, troppo doloroso,
troppa logica e poco cuore
e altro ancora.
Amiamo i manuali
e gli autori anglosassoni,
pochi, semplici concetti
per la ricetta della nostra vita!
Quello che ci accade
Il nostro è un tentativo d’amore.
Un tentativo mosso
da una forza profonda
che non ci appartiene,
che ci spinge e ci attraversa,
che ci annulla
e non si cura di noi.
Facciamo difficolta’
a pronunciare quella parola,
ma quello che ci accade,
nella nostra insignificanza,
è sospinto da quello.
Pomeriggio d’aprile
Lo specchio del lago
riflette
scaglie di luce
argentate.
Nei campi
è uno sfavillio
di verdi.
Celeste
Piccoli fatti
Ti incontro
in ogni piccola cosa.
Non esiste
alcuna grande cosa,
solo piccole cose,
piccoli fatti.
Lì Tu ci sei.
Il dubbio
Un cammino
lungo e silenzioso
dove qualunque cosa dici e fai
non è credibile,
non è sostenibile.
Il dubbio è un tarlo
implacabile.
Qual’è l’intenzione
nascosta dietro
ad ogni rappresentazione?
Quel gesto
Quante volte devi
ripetere un gesto
perché sia niente altro
che un semplice gesto?
Ma, soprattutto,
quanto devi aver visto,
osservato e patito
quell’insinuarsi di te
in quel semplice gesto?
Non c’è vita
finché ci siamo noi.
Pieni di illusioni
Siamo pieni di illusioni,
crediamo che la via spirituale
sia la via del senso,
che conduca ad una vita di senso.
Conduce invece alla morte
del significato stesso
del termine “senso”,
conduce alla morte di ogni ricerca.
La sua forza,
le chiavi
risiedono in questo ripetuto
accadere dell’esperienza del morire.
Il valore del quotidiano
è nello svuotamento di senso che produce.
La routine non lascia scampo,
ogni aspetto della giornata
viene banalizzato e ridotto a niente.
Devi andare a frugare per trovare
le pietre miliari del tuo cammino
perché tutto viene appiattito.
Quali sono le pietre miliari?
Non ce n’è alcuna.
Frughi e non trovi niente.
Non c’è alcun riferimento.
Ogni cosa, ogni fatto,
è semplicemente se stesso.
Quel processo
Quei giorni
permeati dal processo
di un qualcosa che muore.
Non c’è tristezza
né altro:
uno sguardo profondo,
penetrante ed assorto
su questo scomparire.
Viene osservato quel processo,
da chi?
Senza fine
E’ senza fine
il gesto dell’inchinarsi
di fronte alla vita,
dentro alla vita.