Dovessi definire l’individuo-che-è-la-condizione-unitaria, quello che altri chiamano “l’illuminato”, direi: è colui/ei che sente la frammentazione quanto l’unità e non oscilla tra le due ma nell’unità – condizione stabile in cui risiede – sente la frammentazione indotta dall’essere incarnato e immerso nel duale.
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Cerchio Firenze 77: un grande palcoscenico 11
Abbiamo distinto due forme di vita nel Cosmo: la vita macrocosmica e la vita microcosmica. La vita della materia e la vita degli individui.
Dōgen, Busshō: la contemplazione della natura autentica 9 [busshō9.1]
[C⮃] Rispondono: «In questo momento non c’è alcunché ai nostri occhi da vedere, alle nostre orecchie da udire, per il nostro cuore da capire; non c’è altro posto al nostro corpo ove abitare!».
Dōgen: “Principi dello zazen”, comparazione scritti 14 (zen20)
Fonte: capitolo “Documenti” (parte quattordicesima) del MANUALE DI MEDITAZIONE ZEN, di Carl Bielefeldt. Berkeley e Los Angeles: University of California Press, 1989. Pp. 259.
Con l’integrazione della traduzione del Fukanzazengi della Stella del mattino, di A. Tollini, di Nishijiama e Cross.
Cerchio Firenze 77: visione soggettiva del Cosmo 10
[…] La materia nella sua struttura subatomica è composta da elettroni, particelle, corpuscoli che girano attorno a nuclei: pensate che per l’attimo in cui, ad esempio, un elettrone gira attorno al nucleo centrale, esistono tanti fotogrammi quante sono le variazioni della sua posizione rispetto al nucleo.
Dōgen, Busshō: la manifestazione dell’Essere in Nâgârjuna 9 [busshō9]
Dōgen: “Principi dello zazen”, comparazione scritti 13 (zen19)
Fonte: capitolo “Documenti” (parte tredicesima) del MANUALE DI MEDITAZIONE ZEN, di Carl Bielefeldt. Berkeley e Los Angeles: University of California Press, 1989. Pp. 259.
Con l’integrazione della traduzione del Fukanzazengi della Stella del mattino, di A. Tollini, di Nishijiama e Cross.
L’azione dello “Spirito”: una decodifica di Gv. 14,12-21 [1]
Prendo lo spunto da questo post di fratel Paolo apparso sul sito del Monastero di Bose.
Scritto ricco di spunti a partire dai versetti di Giovanni che f. Paolo va a commentare, ed è da Gv. che vorrei iniziare.
Contemplare il paradigma: la storia individuale e lo scacco 9
Immaginiamo di avere un libro del tutto particolare, narrato al presente e così bene che il lettore, scorrendolo, si immedesimi con il protagonista della storia narrata e la viva nei minimi particolari provando sensazioni, pensieri, emozioni così vive da dargli l’idea e il «sentire» di una vita reale. Le stesse ansie, i dubbi, i problemi.
Dōgen, Busshō: commento (2) di Jiso Forzani a Busshō 8 [busshō8.2]
Ciò premesso, va subito detto che non c’è schema peggiore che quello di ripetere continuamente che la realtà è senza schema; non c’è dogma più rigido del dogma di essere senza dogmi.