Le scene di oggi hanno origine dalle comprensioni e dalla non comprensioni proprie del sentire di coscienza: il karma riguarda entrambe.
Certamente non siamo qui per celebrare il compreso ma, piuttosto per affrontare il non compreso il quale non ci piove addosso come un acquazzone, ma giunge secondo i criteri fissati dalla legge del karma.
Ecco che la mia vita, come quella di tutti coloro che mi accompagnano e che incontro, obbedisce a una legge fondamentale: ciò che non è compreso non permette alcuna fuga, si presenta per essere affrontato. Vale per ogni situazione e stagione della vita: il pane quotidiano è relativo al non compreso, a volte è pane morbido e tiepido, altre duro e raffermo.
Il contemplativo sa che la forma in cui si presenta è quella necessaria al suo sentire di quel momento; sa anche che l’impatto che provoca è quello sostenibile a sé. Con questo spirito vive il suo quotidiano e si dispone a ricevere le notizie e le scene che il processo di comprensione del suo sentire genera.
Non si stupisce, non reagisce con il rifiuto, sa che ogni giorno viene il pane necessario.
- RICERCA CON IA SU SITI E LIBRI CERCHIO IFIOR, CERCHIO FIRENZE 77, SENTIERO
- File audio recenti
- La condizione d’esistenza dell’evoluto
- La contemplazione nel quotidiano
- Eremo dal silenzio, tutti i post dei siti
- Le basi del Sentiero contemplativo
- Un nuovo monachesimo per i senza religione del terzo millennio
- Libro: ‘Il Sentiero contemplativo a dorso di somaro’
- Libro gratuito in PDF: ‘Come la coscienza genera la realtà personale‘
- Eremo su Mastodon | Essere unità su Substack
grazie
“Sia fatta la Tua volontà, non la mia”.
Questo mi evocano le parole del post.