L’esperienza della poesia coi ragazzi a scuola

C’è un momento in classe in cui i ragazzi rispondono in un certo modo, un modo inaspettato e inesplorato.
Succede quando, con davvero poco, li porti all’interno di sé, basta un respiro a volte.
E’ quello che mi è successo sempre come insegnante, toccare con mano la differenza tra il far lezione e lo stare invece insieme a rendere palpabile qualcosa di semplice e speciale.
E’ successo anche stamattina, in una prima media, dove abbiamo sperimentato un primo approccio alla poesia.
Abbiamo iniziato con alcuni minuti di silenzio scandito dal respiro, seduti correttamente sulla stessa seggiola dove di solito stanno stravaccati.
Era la prima volta. Hanno collaborato, nessuno ha riso o si è mosso.
Subito dopo hanno osservato come l’ambiente fosse impregnato di silenzio e di calma.
A metà lezione l’esperienza si è ripetuta per ritrovare il giusto ritmo tra il fare e lo stare.
Così i ragazzi hanno definito il silenzio:
calma
pace
tranquillità
vuoto
concentrazione
positività
libertà
respiro.
Il silenzio è innocuo,
sereno,
prezioso,
libera la mente.
Dopo aver letto il seguente Haiku abbiamo provato insieme a trasporlo

Vedendo la luna                                                    Osservando la luna
riflessa sul mare                                                   rispecchiata sul mare
dalla sacra montagna                                           dall’alta collina
le isole sembrano buchi                                      gli scogli sembrano ombre
in una distesa di ghiaccio                                   sopra una distesa argentata.
Saigyo                                                                                                 I ragazzi

Abbiamo poi provato con l’esperienza che i ragazzi avevano della luna, e dalla frase di uno di loro è stato elaborato insieme il seguente testo:

Tuffandomi nel mare
di sera
ho notato 
onde di luna
cavalcare l’acqua

E’ stato solo un primo approccio, ma significativo, su come sia possibile portare i ragazzi a porre l’attenzione su cose semplici che possono, però, diventare straordinarie: basta saper creare il giusto clima per insegnare a guardarle e scoprire parole adatte per raccontarle.

Immagine tratta da: http://goo.gl/d6d830


 

Il cammino dell’uomo, programma ed adesioni

Esperienza di vita, di meditazione, di preghiera, di contemplazione, di formazione tra la comunità del Sentiero contemplativo e la comunità monastica di Fonte Avellana.
Da mercoledì 20 novembre, ore 16, a domenica 24 novembre, ore 17,30.
Il programma dettagliato a settembre.
Il ritmo delle giornate sarà quello consueto dei nostri intensivi:
-la sessione del mattino, 9,30-11,15 sarà tenuta dal priore Gianni che terrà una lectio divina su temi tratti dai vangeli, con discussione;
-quella del pomeriggio, 16-17,45 sarà tenuta da Roberto sui temi indicati a fondo pagina, con discussione.
L’esperienza è rivolta ai  membri delle due comunità ed è aperta ad alcuni amici della nostra comunità che ne fanno richiesta e che hanno una seria motivazione.
I costi sono solo quelli vivi: vitto e alloggio.
A fine ottobre si terrà una riunione preparatoria (probabilmente il 26 dalle 15,30 alle 18) a cui tutti gli iscritti dovranno partecipare; chi sarà impossibilitato dovrà ascoltare la registrazione.
Le adesioni debbo essere date il prima possibile e comunque non oltre il 20 ottobre compilando il modulo seguente (non attraverso mail, telefonate od altro):